UN PASSAPORTO PER CANI, GATTI E FURETTI

L'obbligo del pet passaport per movimenti, non a carattere commerciale, di cani, gatti e furetti è stato deciso dal Regolamento Comunitario 998/2203 a opera della Commissione Europea. Una decisione che si è resa necessaria per garantire un livello di sicurezza sufficiente a tutela dei rischi sanitari di animali e persone. Pertanto, già dall'ottobre 2004, gli animali da compagnia, per viaggiare nell'ambito dell'Unione Europea, ma anche al di fuori, devono essere muniti di regolare passaporto. Il documento accompagna l'animale per tutta la vita.

Dove viene rilasciato

Il pet passaport, di colore blu brillante, è redatto sia in italiano sia in inglese ed è rilasciato dai Servizi Veterinari delle Asl. Per averlo, il proprietario del cane (o del gatto o del furetto) deve presentare il certificato di iscrizione all'anagrafe canina con tatuaggio chiaramente leggibile per gli iscritti prima dell'entrata in vigore della legge (comunque valido fino al 3 luglio 2012) o con microchip, obbligatorio per i nuovi iscritti. Il microchip è applicato sotto la cute (spalla sinistra) degli animali da un veterinario accreditato o da quello dei Servizi Veterinari. La fotografia è facoltativa, mentre è obbligatorio che tutti i campi del passaporto relativi all'identificazione del proprietario e dell'animale siano compilati.

Vaccinazioni e altri obblighi

La vaccinazione antirabbica è obbligatoria e deve essere in corso di validità (dopo un mese dall'inoculazione per la durata di un anno). Per i cuccioli sotto i tre mesi è necessario dimostrare che l'animale ha soggiornato nel luogo in cui è nato; oppure il cucciolo deve essere accompagnato dalla madre. Per il Regno Unito, Malta e la Svezia, inoltre, vigono ulteriori restrizioni, e cioè:
- è vietata l'introduzione di cuccioli di età inferiore ai tre mesi;
- occorre che l'efficacia della vaccinazione antirabbica sia attestata dalla titolazione di anticorpi neutralizzanti pari ad almeno 0,5 UI/ml eseguita sei mesi (GB e IRL e Malta) o quattro mesi (S) prima della partenza. La titolazione è fattibile dopo un mese dalla vaccinazione tramite prelievo di un campione di sangue da parte del veterinario da inviare all'Istituto Zooprofilattico che provvede all'esame e invio dell'attestazione conforme;
- subito prima della partenza (non meno di 24 e non più di 48 ore) vanno effettuati interventi per eliminare le zecche (ectoparassiti) e l'echinococco (endoparassiti).
La provenienza o la reintroduzione da Stati terzi il cui stato sanitario è equiparato a quello della Ce non comporta nessun problema, ferma restando la presentazione del passaporto.

CURIOSITÀ

Avere il pet passaport è molto...chic: è infatti richiesto come accessorio da sfoggiare anche senza la necessità di recarsi per lavoro, vacanze o... fuga all'estero. Non espatriando si può evitare di vaccinare l'animale per la rabbia salvo ricordarsi, in caso di partenza, di mettersi in regola un mese prima e di far registrare alla Asl ulteriori dati (certificazioni) richiesti dal paese di destinazione. Fatto singolare è che il costo del passaporto (mediamente tra i 10 e i 15 euro) in genere non è un deterrente alla sua acquisizione, mentre lo è la necessità di aver registrato il cane all'anagrafe tramite microchip. A questo proposito ricordiamo che l'anagrafe canina è obbligatoria: è l'unico valido strumento per tenere sotto controllo la popolazione dei cani evitando da un lato il randagismo e, dall'altro, aiutando il ritrovamento dei cani smarriti per opera del centro di raccolta dati regionale e in futuro nazionale.

Il passaporto è bilingue, in italiano e in inglese, uguale per tutti gli Stati membri dell'Unione Europea. Dura per tutta la vita dell'animale e consente di viaggiare anche fuori dall'UE a patto che siano rispettate le norme del paese di entrata e quelle eventualmente richieste per il rientro.

Il rilascio del passaporto è vincolato alla certificazione di tutte le norme sanitarie e di identificazione sancite dall'Unione Europea. Tutti i campi del passaporto devono essere compilati: quelli relativi all'identificazione dell'animale sono la lettura chiara del tatuaggio o del numero del microchip, inserito sulla spalla sinistra.